martedì 15 maggio 2018

Nuova rubrica! Un caffè con.. Alessandro Mambelli!


Buongiorno cari amici lettori!
Oggi inauguriamo una nuovissima rubrica che, come potete ben vedere, ha il titolo di "Un caffè con..". Di cosa si tratta: in fin dei conti è una piccola intervista, ma io la definirei più una piacevole chiacchierata con alcuni autori del momento.
In particolar modo mi piacerebbe che questa rubrica sia un mezzo per dare luce ad autore emergenti ed infatti il prima scrittore che vi voglio presentare è al suo esordio letterario; Alessandro Mambelli, autore di "Sunset Strip", ebook edito da Geeko Editor che ho avuto modo di leggere e apprezzare nelle scorse settimane.
Qui potete trovare la recensione dell'opera e ora vi chiedo.. vi va di prendervi un caffè con noi?


  •  Innanzitutto vorrei ringraziarti per aver accettato di scambiare due chiacchiere con me in questa piccola “pausa caffè” letteraria. Tu sei un autore molto giovane, vuoi raccontarci un po’ come è nata la tua passione per la scrittura?


Credo di aver sempre avuto latente la vocazione della scrittura, ma la scintilla è esplosa quando, circa tre anni e mezzo fa, mi sono seduto davanti al computer per scrivere il mio primo racconto. Tutto grazie alla lettura: quattro o cinque anni fa ho cominciato a leggere, soprattutto Baricco e molti fumetti, e questo mi ha spinto a provare a fare lo “scrittore”.


  •  “Sunset strip” è il tuo romanzo d’esordio ma, come dichiari nella tua biografia, prima di esso hai auto-pubblicato altri romanzi. Avevi già intuito che questo romanzo aveva qualcosa in più, oppure è stata una sorpresa?


Prima di “Sunset Strip” ho scritto un “romanzetto” noir grazie al quale mi sono accorto che qualcosa stava cambiando, perché era scritto in maniera diversa rispetto ai racconti che lo avevano preceduto (lo stile era più articolato e le atmosfere, i personaggi e le vicende erano più complesse, cupe e nichiliste). Non che prima i miei racconti fossero tutti luminosi e divertenti, ma da quel “romanzetto” noir ho cominciato a capire che il mio modo di approcciarmi alla scrittura stava diventando più maturo e più sviluppato, e lì c’è stata la vera sorpresa. “Sunset Strip” è stato il passo successivo, dove questo cambiamento era già in atto e quindi era conscio e voluto. Da “Sunset Strip” in poi è stato consapevole, per cui è cambiato tutto nel mio modo di scrivere.


  •  “Sunset strip” è un personale omaggio all’America degli anni '80. Come è nata questa passione e l’idea di crearci un’intera storia?


Per quanto riguarda il periodo in cui è ambientata la storia è avvenuto tutto un po’ per caso. All’inizio volevo scrivere una storia fuori dal tempo, senza agganci a nessun periodo in particolare, ma poi ogni volta citavo o facevo riferimenti a elementi degli anni ’80 come le macchine da scrivere o i film, per cui alla fine si è optato per aggiungerne altri e ambientare lì il racconto.
Per quanto invece riguarda Los Angeles è nato tutto dal fatto che nel periodo in cui ho cominciato a buttare giù le idee per il libro avevo letto o stavo leggendo una sequenza di libri tutti ambientati lì: i libri di Fante, molti libri di Bukowski… Ho deciso di ambientare la storia in questa città semplicemente per fare un omaggio a questi scrittori che amo.

  •  La storia viene interamente raccontata secondo il punto di vista del protagonista, Paul Morry. Quante e quali sono le caratteristiche che condividi con il tuo personaggio?

Direi la sua insicurezza, la sua goffaggine e il suo essere un po’ ingenuo e imbranato con le donne (anche se lui con loro ha più fortuna di me). Dopotutto il personaggio è nato partendo da me stesso, quindi lo riconosco in molti aspetti.

  •  Com'è Alessandro Mambelli come lettore? Quali sono i suoi generi e i suoi libri preferiti?

Non ho dei veri e proprio generi preferiti, sostanzialmente leggo di tutto, però se proprio dovessi scegliere due categorie allora direi gli scrittori americani (del Nord e del Sud) e i racconti fantastici. Non per altro i miei libri preferiti sono quelli di Foster Wallace e Bolaño (che sono americani) e i libri e i fumetti di Neil Gaiman e Alan Moore (che sono decisamente sul fantastico).

  •  Ogni autore ha le proprie muse. A quali altri scrittori ti ispiri?

Come ho già detto, i miei “maestri” sono Bolaño, Foster Wallace e Gaiman, anche se i primi due sono autori che ho scoperto solo dopo aver scritto “Sunset Strip”. All'epoca (e tutt'oggi) c’erano Bukowski, Carver, Cortàzar, Hugo Pratt, Woody Allen… e nello specifico per il libro il già citato Fante e anche Hunter Thompson. E poi c’è Baricco, che se all'inizio era l’unico riferimento oggi è solo più un legame affettivo, siccome “Novecento” è stato il primo libro che ho letto e “Oceano mare” quello che mi ha spinto a voler scrivere

  •  Quali sono i progetti per il tuo futuro?

Per quello che riguarda la scrittura, il mio sogno sarebbe creare una serie a fumetti (ma non so disegnare, per cui finché non troverò un “collega” disegnatore rimarrà solo un sogno), mentre sul piano più pratico adesso sto lavorando ad un romanzo molto lungo e piuttosto particolare che, tanto per citare ancora Bolaño, è un libro di 800.000 pagine con una trama demenziale che nessuno può capire. Senza contare che continuerò ovviamente a scrivere racconti brevi e poesie.
Per quanto riguarda la mia vita, invece, continuerò a studiare (sono solo al secondo anno di Lettere Moderne), cercherò di laurearmi e poi si vedrà. Di certo mi piacerebbe fare della mia passione un lavoro, ma vedremo…

  •  In conclusione, una citazione che pensi ti rappresenti.

Ci sono due frasi di Bukowski a cui sono molto legato. La prima, per la sua autoironia che nasconde una certa verità, mi ha sempre fatto sorridere e riflettere, e dice “Tutti gli scrittori sono dei poveri idioti. È per questo che scrivono”. L’altra, invece, ha un retrogusto amaro e disilluso e dice: “Piccola, sono un genio e sono l’unico a saperlo”.




Spero che questa nuova rubrica vi sia piaciuta come è piaciuto a me crearla
Ditemi che cosa ne pensate con le reazioni e nei commenti
Non vedo l'ora di prendere ancora un caffè in compagnia di un nuovo scrittore!




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