venerdì 29 dicembre 2017

Recensione; "Vampire Trinity, Skarlet" di Thomas Emson

Buon venerdì carissimi amici lettori!
Questa ultima settimana prima della fine dell'anno sta giungendo al termine, domenica diremo infatti addio a questo 2017 e ci appresteremo ad iniziare un nuovo anno.
Per concludere questa settimana vi voglio assolutamente parlare dell'ultimo libro che ho letto proprio in questi giorni di festa, anticipandovi però che non sarà l'ultimo post dell'anno.
In questo weekend, infatti, straordinariamente usciranno due articoli speciali, la consueta classifica delle migliori letture del mese di Dicembre e uno speciale in cui vi parlerò dei migliori libri letti durante questo anno.
Inoltre, attualmente sono alle prese con l'ultimo libro della "mastodontica montagna" di libri che avrei voluto leggere prima della fine dell'anno che vi ho presentato qualche mese fa e spero con tutto il cuore di riuscire nei mio intento e potervene parlare prima di domenica.
Torniamo però all'argomento di oggi, ossia la recensione del romanzo fantasy "Skarlet" il primo capitolo della trilogia "Vampire Trinity" scritto da Thomas Emson.


Titolo: Vampire Trinity. Skarlet
Autore: Thomas Emson
Paese: Inghilterra
Titolo originale: Vampire Trinity. Skarlet
Genere: Fantasy/Vampiri/Horror
Pagine: 517
Casa editrice: Newton Compton
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo di copertina: 14.90 euro copertina flessibile

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È una notte come tante a Londra e Jake Lawton, ex soldato, si appresta a prendere posto di fronte alle porte del Religion, la celebre discoteca per cui lavora. È la serata dei dark, molti dei quali si fanno chiamare "vampiri", vestono di nero, mostrano i canini fatti affilare e bevono sangue tra loro e Jake li vede entrare uno dopo l'altro scuotendo la testa, anche perché tra loro c'è anche Jenny, la sua ex ragazza. Tutto sembra filare liscio, i "vampiri" non sono persone violente, fino a quando davanti al buttafuori si presenta una faccia conosciuta; Fraser Lightow un piccolo spacciatore senza scrupoli bandito tempo addietro dal locale ma che quella sera ha straordinariamente il permesso di entrare, nonostante gli sforzi di Jake, convinto che la sua presenta all'interno della discoteca non porterà a niente di buono. Tra le sue scorte quella sera, infatti, si cela qualcosa di molto particolare; viene chiamata "Skarlet", è una pastiglia rossa con una K impressa sopra e chi l'ha creata ha un intento che porterà tutta la città un eterno e terribile incubo. Tutti coloro che la ingoiano muoiono tra atroci sofferenze per poi risvegliarsi due giorni dopo trasformati in vampiri che iniziano ad infestare le strade della città alla ricerca di cibo e di vittime da rapire e condurre al cospetto di una terribile istituzione decisa a riportare alla luce le tre creature che per secoli hanno comandato il mondo, prima di venire sconfitti da il più grande tra i conquistatori; Alessandro Il Grande.
Jake si ritrova nuovamente sull'orlo dell'abisso e, arricchito di una nuova guerra da combattere, dovrà tornare in azione collaborando proprio con l'odiato Lightow, ignara pedina nella mani dei cattivi, la dottoressa Melissa Rea, specializzata in storia, e la giornalista Christine Murray, colei che proprio qualche anno prima è stata responsabile della sua terribile fine.


C'è un ricordo ben preciso che mi lega a questo libro che corrisponde esattamente al momento in cui l'ho comprato. Era l'agosto  2010 e io, di ritorno dalle vacanze in montagna, lo avevo trovato su uno degli scaffali dell'immensa libreria al centro di Domodossola. All'epoca il genere fantasy e le storie di vampiri erano il mio pane quotidiano e quindi ero elettrizzata all'idea di poter leggere qualcosa di così particolare.
In realtà, prima di farlo, sono dovuti passare sette anni, sette anni in cui l'avrò preso in mano e iniziato almeno una decina di volta, senza però riuscire, per un motivo o per un altro, a concluderlo.
Faceva assolutamente parte dei miei buoni propositi per la fine di quest'anno e devo ammette di essere stata contenta di aver conquistato finalmente l'ultima pagine.
Particolare è senza dubbio il termine migliore per descrivere questo primo capitolo della trilogia "Vampire Trinity" scritto da Thomas Emson di cui fanno parte altri due libri intitolati "Krimson" e "Kardinal" per ora disponibili solo in lingua originale.
La storia è senza dubbio scritta bene, con uno stile fluido e, a parte qualche piccola ripetizione nella descrizione degli attacchi da parte delle creature alle povera anime londinesi, capace di creare un buon pathos. Tantissimi i personaggi presi in visione tra i quali spicca senza dubbio il protagonista Jake Lawton, il militare figo (non c'è altro modo per descriverlo), l'uomo un po' misterioso capace di cavarsela sempre e salvarci tutti. Forse un po' banale come figura, però io personalmente l'ho apprezzata, sarà che per i soldati ho un netto debole, sarà che il grande eroe non guasta mai.
Altre figure che senza dubbio spiccano solo quelle dei cattivi, in particolare Nadia Radu, colei che priva di qualsiasi scrupoli porta avanti in prima linea la sua inquietante missione. Insieme al fratello Ion è il personaggio più complesso e mi chiedo veramente cosa potrebbe essersi inventato Emson per il seguito, visto l'epilogo che li ha colpiti (eh no, non svelo di più!)
Primo capitolo interessante che apre le porte al seguito ma che forse non regala così tante emozioni.
Una lettura che consiglio agli amanti del genere per leggere una storia di vampiri un po' diverse dal normale.

Voto: 7


Thomas Emson nasce a Bangor, Galles, nel 1966 e attualmente vive nel Kent insieme alla compagna, un gatto anziano, un cane adottato e due coniglio domestici.
Dopo essersi diplomato al college ha iniziato a lavorare come reporter e il suo primo romanzo, una storia horror in lingua gallese, è stato pubblicato nel 1996 a cui fecero seguito tre romanzi e due raccolte di racconti. "Maneater" il suo primo romanzo in lingua inglese fu pubblicato nel 2008.


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