lunedì 6 novembre 2017

Recensione; "Tredici" di Jay Asher

Buongiorno cari amici lettori!
Dopo una domenica all'insegna del mal tempo, atmosfera ideale per immergersi nella lettura, ecco iniziata una nuova settimana ed io, come sempre, sono pronta per farvi conoscere la recensione dell'ultimo che ho letto.
Dopo aver sentito tanto parlare della serie tv non ho potuto resistere alla romanzo da cui è stato creato, storia profonda e assolutamente ben costruita, che mi ha colpito molto per i messaggi che vuole infondere. Ecco il mio personale commento.



Titolo: Tredici
Autore: Jay Asher
Paese: Stati Uniti
Titolo originale: Thirteen Reasons Why
Genere: thriller/ thriller psicologico/ young adult
Pagine: 229
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2007 prima pubblicazione, fino al 2013 pubblicato come "13".
Prezzo di copertina: 17 euro copertina rigida con riferimento alla serie, 13.50 copertina flessibili anno 2013
Ebook: 3,99 euro 

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Clay Jensen è un adolescente come tanti altri. Timido e un po’ insicuro, viene definito come “bravo ragazzo” e tutti hanno una buona opinione di lui. 
Questo fino a quando un pomeriggio tornando da scuola, sulla porta di casa trova un pacco a lui indirizzato e aprendolo scopre le cassette registrate da Hannah.
Hannah Baker, sua compagna di scuola di cui per molto tempo è stato segretamente innamorato, che solo una settimana prima si è tolta la vita ingerendo un enorme quantità di pasticche ma che prima di morire ha voluto raccontare la sua storia su delle cassette indirizzate alle tredici persone che in un modo o in un altro è responsabile del suo gesto.
Così Clay si ritrova trasportato in un turbinio di eventi e passerà una notte intera ad ascoltare la voce di Hannah viaggiando per la città seguendo le stelle rosse che lei ha segnato su una cartina, per scoprire che cosa le è successo davvero.
Perché se gli sono arrivate quelle cassette vuol dire che in qualche modo, con la sua morte, centra anche lui


Durante gli scorsi mesi ho sentito parlare moltissimo di questa storia, soprattutto per via della serie tv da lei creata che è stato un vero caso mediatico e ha inchiodato agli schermi milioni di ragazzi, ma io come sempre ho preferito aspettare che il clamore scemasse un po' prima di interessarmici davvero e ho deciso di farlo qualche giorno fa partendo dal libro.
Ho sentito notizie un po’ discordanti su questo romanzo, in particolar modo si dice che sia di minor intensità rispetto alla trasposizione televisiva e che quindi abbia un po’ deluso, ma io sinceramente mi ritrovo a dover dissentire.
Nelle sue pagine, infatti, ho avuto modo di conoscere una storia molto profonda e assolutamente bene riuscita. La storia di Hannah colpisce, e lo fa perché perla esattamente di quella che è la realtà che interessa ogni giorno i giovani di questo mondo.
Come purtroppo ben sappiamo, al giorno d’oggi ci capita sempre più spesso di sentire di casi di adolescenti che si suicidano o tentano di farlo per colpa delle angherie e soprusi che subiscono a scuola o suoi social da altri adolescenti come lui, che si credono più forti.
È un terribile fatto che conosciamo tutti ma che raramente si cerca di evitare, certo nessuno dice che sia facile, ma sono convinta che esistono dei modi per arginare tutto questo; uno di questi è prestare attenzione, sto parlando ovviamente degli adulti, e il romanzo, seppur indirizzato agli adolescenti parla agli adulti molto chiaramente. 
Genitori, insegnanti, coach, tutor.. spesso sono così distratti dal lavoro o dalle responsabilità da non riuscire a captare tutti quei piccoli segnali che dovrebbero rappresentare un campanello dall'allarme
Ad un certo punto nel libro vengono citati; un cambiamento fisico, un cambiamento caratteriale, il donare qualcosa di personale ad un altro.
Bisogna stare molto attenti ai nostri ragazzi (uso il termine "nostro" anche se in modo non appropriato in quanto io non ho superato da così tanto tempo il periodo della adolescenza per potermi considerare davvero adulta, ma per far capire che è un dovere di tutti, non solo di qualcuno) sia a quelli che potrebbero subire sia a quelli che fanno subire e non solo punendoli e togliergli il telefonino per una settimana ma facendogli capire esattamente cosa stanno facendo e quali conseguenze potrebbero avere.
Azione/conseguenza, "Tredici" è proprio basato su questo. Spesso non ci rendiamo conto, soprattutto quando siamo nella fase adolescenza, che tutto quello che facciamo ha un peso e può avere delle conseguenze su gli altri che noi possiamo prevedere e comprendere oppure no.
Ciò che per un ragazzo può essere solo uno scherzo per un altro può non esserlo per nulla e questo bisogna comprenderlo per capire qual’è davvero il nostro ruolo nel mondo e nella società.
Hannah è una ragazza come tante che ha subito una lunga serie di privazioni e, vedendosi tolta tutto ciò che aveva, è stata potata a compiere a sua volta delle azioni sempre più drastiche in cui il suicidio è l’ultima tappa; si macchia anche lei di alcune colpe ma lo fa perché ormai è stata svuotata e ha capito com'è il mondo, un mondo di cui non vuole più fare parte.
Vabene, lo ammetto, sono una fan di Hannah.
O, per meglio dire, sono arrivata a comprenderla molto profondamente.
Se devo solo trovare una piccola sbavatura in questa storia che, come avrete capito, mi è piaciuta molto, è il fatto che Hannah citi qualcosa successo dove abitava prima di trasferirsi in città, fatto che però non viene approfondito. Immagino che sia qualcosa riguardo ai pettegolezzi ma avrei voluto andare più a fondo di quanto l'autore abbia scelto di fare.
Ultimo pensiero, dicendo tutto questo sono contenta che una storia così abbia avuto così tanto successo e spero che ciò che Jay Asher abbia voluto comunicarci almeno in parte sia arrivato.
Proprio ieri sera, appena finito il libro, ho cercato la serie tv e ho visto il primo capitolo; noto subito una visibile differenza con il libro, ci sono stati infatti cambiamenti importanti, nei particolari ma anche nell'ordine degli eventi. La cosa mi ha lasciato un po’ interdetta però continuerò a vederlo e magari ne riparleremo nella rubrica “Dal libro al film”.
Per ora il mio giudizio sul libro non può che essere assolutamente positivo.


Voto: 8

Frase: "Non si può mai sapere con certezza che tipo d'impatto ognuno di noi può avere sugli altri. Spesso, non ce ne rendiamo nemmeno conto. Eppure, questo impatto esiste eccome"




Jay Asher nasce il 30 Settembre 1975 ad Arcadia, California, Stati Uniti.
Ha fatto il bibliotecario e libraio in ogni tipo di libreria, da quelle indipendenti a quelle di catena.
Nel 2007 pubblica il suo romanzo "13" che dopo il 2013 è stato ripubblicato come "Tredici" e da cui è stata creata una serie originale Netflix in tredici puntate



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