martedì 22 maggio 2018

Segnalazione, "Una viennese a Parigi" di Ernst Lothar

Buon martedì a tutti carissimi amici lettori!
Oggi voglio parlarvi di una segnalazione; sul sito di Thrillernord, qualche giorno fa, è infatti finalmente uscita la mia recensione di "Una viennese a Parigi" di Ernst Lothar, l'ultima lettura di Aprile che ancora mancava all'appello.
Si tratta di un interessante romanzo storico scritto sotto forma di diario e basato sulla vita di Franzi, una giovane austriaca che decide di lasciare il suo Paese quando esso viene invaso dall'esercito nazista e si trasferisce a Parigi dove può iniziare una nuova vita; almeno apparentemente.
Un buon punto di partenza per chi magari vuole approfondire un po' la storia di quel periodo partendo da una lettura non troppo pesante e complessa.
Qui sotto vi lascio scheda libro, trama e il link per leggere la recensione completa sul sito di Thrillernord!



Titolo: Una viennese a Parigi
Autore: Ernst Lothar
Paese: Austria/Stati Uniti
Genere: Romanzo storico/Diario
Pagine: 509
Prima pubblicazione: 
Casa editrice italiana:
Anno edizione: 2018
Prezzo di copertina: 19 euro copertina flessibile
Ebook: 12.99 euro
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Trama: 

Austria, 1938, i nazisti hanno occupato Vienna, l’Europa è sempre più vicina al baratro del secondo conflitto mondiale. Gli austriaci subiscono l’invasione con un misto di rassegnata impotenza e speranzosa cecità, ma Franzi non è come gli altri e decide di abbandonare la sua città. La ragione non è la sua etnia o la sua religione, non è ebrea né appartenente ad alcuna minoranza. Solo non riesce a sopportare l’idea di assistere impotente all’ascesa di Hitler. Si fa dunque trasferire a Parigi, in un ufficio di corrispondenza della casa di produzione cinematografica per cui lavora. In Francia tutto appare diverso: la gente è libera, nessuno teme che il proprio vicino di casa lo denunci, i cartelloni dei teatri sono ricchi di spettacoli, i bistrot traboccano di gente. A Parigi conosce Pierre, un affascinante giornalista di cui presto si innamora, ricambiata. Ma un sordido ricatto minaccia il loro amore. Nonostante questo Franzi è felice, ma sulla coscienza le grava il peso della sua scelta: è da codardi abbandonare il proprio paese nel momento del bisogno? Ma cosa avrebbe potuto fare lei da sola? E com’è possibile che nessun austriaco abbia mosso un dito per opporsi all’annessione? La guerra spazza via interrogativi, sogni e speranze. Pierre è costretto a partire per il fronte mentre Franzi assiste alla caduta della Francia sotto il giogo del Reich e vede nei francesi la stessa cecità che era stata degli austriaci, la stessa voglia di minimizzare l’occupazione. Ma questa volta Franzi non ha intenzione di scappare.



Ernst Lothar  nacque nell’allora Brünn, città dell’impero austro-ungarico, ora Brno, Repubblica Ceca, il 25 ottobre 1890. Dopo vari studi di legge e letteratura tedesca a Vienna, prese parte alla prima guerra mondiale e, dopo aver lavorato al ministero del commercio austriaco, decise di dedicarsi completamente alla scrittura iniziando a lavorare come regista e commediografo teatrale. Dopo l’invasione dell’Austria da parte dell’esercito nazista nel 1938, per sfuggire alle persecuzioni razziali emigrò negli Stati Uniti dove insegnò all’Università e pubblicò numerosi romanzi, alcuni dei quali trasposti in lungometraggi americani e tedeschi. Solo negli anni ’70 poté tornare finalmente a Vienna, dove infine morì nel 1974.

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